Istituti di Restauro
Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro
L'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ex Istituto Centrale per il Restauro) istituito con Decreto del Presidente della Repubblica del 26 novembre 2007, n. 233, capo III, Art. 15, comma 3, lettera g, è un organo tecnico dotato di autonomia speciale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è specializzato nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale. L’Istituto è stato fondato nel 1939, su progetto di Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi per rispondere all’esigenza di impostare l’attività di restauro su basi scientifiche e di unificare le metodologie di intervento sulle opere d’arte e i reperti archeologici. Il suo primo direttore è stato Cesare Brandi. Presso l’Istituto è attiva una Scuola di Alta Formazione per l’insegnamento del restauro (D.Lgs. 156/2006, art.29, comma 9).
Fin dagli inizi infatti l’attività di restauro condotta dall’ISCR è stata impostata sulla base di una sistematica ricerca scientifica sui fenomeni e sulle cause del degrado delle opere d’arte, e sulla ricerca storico-artistica e tecnologica sui materiali antichi e moderni, allo scopo di coniugare sperimentazione e tradizione. Inoltre l’attività sistematica di restauro e ricerca applicata è stata posta alla base della formazione dei restauratori, nella consapevolezza che solo un approccio “interdisciplinare” può garantire una pratica del restauro attenta ai molteplici valori delle opere d’arte. All’interno dell’ISCR operano pertanto storici dell'arte, architetti, archeologi, fisici ed esperti nei controlli ambientali, chimici, biologi, restauratori delle diverse tipologie di manufatti di interesse storico e artistico (dipinti murali, su tela, su tavola, tessuti, opere d'arte su carta, metalli, ceramiche, pietre, cuoio, legno, ecc.) i quali collaborano, ognuno con le sue competenze, alla realizzazione dell’intervento di restauro e alla definizione delle migliori condizioni ambientali per la conservazione dell’opera d’arte.
L'attività attuale dell’ISCR prosegue secondo le indicazioni teoriche e metodologiche tracciate da Cesare Brandi e sviluppate dai suoi successori i cui principi possono essere così sintetizzati:
• prevenzione e manutenzione quali strumenti di controllo nel tempo della durata dei beni
• continuo aggiornamento tecnologico e scientifico applicato alla conservazione e al restauro delle opere d'arte
• definizione di politiche programmate di conservazione dei beni culturali basate sullo studio preventivo della vulnerabilità e della pericolosità a cui è esposto il patrimonio culturale.
via di San Michele
, 23
- 00153
Roma
Tel. 06 67236300
Fax 06 67236409
Sito:
http://www.iscr.beniculturali.it
E-mail:
is-cr@beniculturali.it
Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario
L’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (ICRCPAL) è un organismo del Ministero per i beni e le attività culturali. L’Istituto è nato nel 2007 dalla fusione dell'Istituto centrale per la patologia del libro (fondato nel 1938 da Alfonso Gallo) con il Centro di fotoriproduzione legatoria e restauro degli Archivi di Stato (istituito nel 1963).
Il nuovo Ordinamento affida all'ICRCPAL le attività di restauro, conservazione, ricerca e consulenza sia nell’ambito della tutela dei Beni Archivistici che di quelli Librari, dando particolare rilievo alla prevenzione, alla formazione, alla cooperazione internazionale e all’informazione scientifica.
Fra le missioni istituzionali dell’ICRCPAL hanno particolare rilievo la ricerca sulla conservazione dei beni archivistici e librari, attraverso iniziative e progetti condotti in collaborazione con le principali istituzioni nazionali e internazionali che operano in quest’ambito, l’organizzazione e la partecipazione a mostre, convegni, stage e seminari, la produzione di strumenti idonei alla disseminazione dell’informazione.
L’Istituto è organizzato in otto laboratori tecnico-scientifici: Laboratorio di Restauro, Conservazione Preventiva, Conservazione dei Supporti Digitali, Laboratorio Ambiente, Laboratorio di Biologia, Laboratorio di Chimica, Laboratorio di Fisica e Laboratorio di Tecnologia. I laboratori sono affiancati da alcuni servizi di supporto: quali Documentazione e Informazione Scientifica, Didattica, Comunicazione e Promozione Culturale, Servizio Informatico, Servizio amministrativo, Servizio tecnico e Segreteria tecnica.
L’ICRCPAL possiede una Biblioteca specialistica, affiancata da un Centro di documentazione specializzato e da un Museo dedicato alla storia ed alla conservazione di libri e documenti. Attraverso iniziative editoriali l'ICRCPAL promuove le proprie attività e divulga informazioni a carattere tecnico e scientifico.
Punto di forza e obiettivo strategico dell’ICRCPAL è la nuova Scuola di Alta Formazione che rappresenta uno strumento fondamentale sia per la promozione della ricerca di settore rilascia il titolo di laurea magistrale in restauro. La Scuola è attiva dal 2010 e la sua area formativa di riferimento è “Materiale librario e archivistico. Manufatti cartacei e pergamenacei. Materiale fotografico, cinematografico e digitale”. Si tratta di un Corso quinquennale a ciclo unico articolato in 300 crediti formativi al termine del quale si consegue un Diploma di Laurea Magistrale in Restauro. L’esame finale è abilitante alla professione di restauratore di beni culturali. I programmi del corso sono caratterizzati dall’interdisciplinarietà e prevedono l'acquisizione di conoscenze, abilità e competenze estese a diverse materie che abbracciano la pratica del restauro, le discipline del libro e del documento e le scienze dei materiali e dell'ambiente. L’esperienza, l’alto livello di specializzazione dei docenti e l’attività di laboratorio su beni culturali prevista per oltre la metà delle ore di insegnamento complessive, assicurano alla Scuola un carattere di assoluta unicità.
via Milano
, 76
- 00184
Roma
Tel. +39 06 482911
Fax +39 06 4814968
Sito:
http://www.icpal.beniculturali.it
Opificio delle pietre dure e laboratori di restauro
L'Opificio delle Pietre Dure (noto anche con la sigla OPD) è un Istituto dotato di autonomia speciale del MiBACT, la cui attività operativa e di ricerca si esplica nel campo del restauro delle opere d'arte.
L'Istituto ha origini composite, frutto di una antica e illustre tradizione e di una moderna e articolata attività, già evidenti nella sua insolita denominazione, Nato per volere di Ferdinando I de' Medici, come manifattura per la lavorazione di arredi in pietre dure, l'Opificio venne trasformando la sua attività lavorativa, negli ultimi decenni del secolo XIX, in attività di restauro, prima dei materiali prodotti durante la sua plurisecolare storia, per poi ampliare la propria competenza verso materiali affini.
In seguito alla grande catastrofe dell'alluvione del Novembre 1966 e alla legge istitutiva del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali del 1975, vennero fusi in unica entità l'antico Opificio mediceo ed il Laboratorio restauri della Soprintendenza, tra l'altro il vero protagonista dei restauri dell'alluvione. A questo nucleo furono annessi i laboratori minori sorti in seguito all'emergenza dell'alluvione.
Via Alfani
, 78
- 50121
Firenze
Tel. ( 39) 055.26511
Fax ( 39) 055.287123
Sito:
http://www.opificiodellepietredure.it
E-mail:
opd@beniculturali.it