Novembre 2000. In una cappella della Basilica di S.Maria in Ara Coeli a Roma, durante il restauro, sono affiorati splendidi e sconosciuti affreschi tardomedievali
Nell’Anno Santo 2000 la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma ha realizzato una mole imponente di interventi nelle chiese di Roma, resi possibili da un forte incremento di risorse grazie alla lungimirante politica di programmazione messa in atto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Tale ritrovamento offre l’occasione per un riesame globale di quanto la Soprintendenza, con la direzione tecnico scientifica di Claudia Tempesta, è riuscita a realizzare e a ulteriormente programmare, in accordo con la Direzione Generale del Fondo Culto del Ministero dell’Interno, proprietario dell’immobile. Ricordiamo qui alcuni dei recuperi più importanti: la zona absidale che contiene uno dei più impegnativi cicli di affreschi del Cinquecento romano, opera di Niccolò Trometta da Pesaro; la cappella Bufalini del Pinturicchio, somma testimonianza del primo rinascimento romano; l’intera controfacciata della chiesa, gremita di monumenti insigni e di memorie di epoche diverse; tutti gli affreschi barocchi della navata principale; la cappella Orsini della Tolfa, superbo ciclo di affreschi e sculture del “manierismo”romano; la cappella Mattei, dipinta da Gerolamo Muziano, con le Storie di s. Matteo, precedente diretto della cappella Contarelli del Caravaggio; il monumento funebre di Cecchino Bracci, opera michelangiolesca finora poco conosciuta.
Oggi il riemergere di alcuni affreschi (la cui documentazione fotografica è di Mauro Coen) nella cappella di S. Pasquale Baylon riporta in auge il problema storico del passaggio tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna. E’ degli ultimissimi giorni, infine, un nuovo ritrovamento: Claudia Tempesta, indagando sulla cappella del Presepio, ha individuato parte degli affreschi, ritenuti perduti, di Girolamo Siciolante da Sermoneta, il grande cinquecentista allievo diretto, tramite il suo maestro Perin del Vaga, della scuola di Raffaello Sanzio.
Per ragioni legate all’impianto del cantiere non sarà possibile, nell’immediato, accedere alla cappella di S. Pasquale Baylon. Le novità sul restauro e le ricerche saranno comunicate alla stampa nella successiva “tappa” del progetto.
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